La sua storia

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Latorretta di Riola

LaTorrettadiRiola appartiene a tutto un complesso di edifici fatti costruire dal Conte Cesare Mattei per ospitarvi i “Pazienti” sottoposti alle cure elettromeopatiche (o elettromiopatiche) che, potendoselo permettere, si trattenevano a Riola per avere l’opportunità di essere esaminati e seguiti nella prosecuzione della cura direttamente dall’inventore di questa rivoluzionaria terapia che il Conte preparava e somministrava presso la Rocchetta Mattei sua abitazione e laboratorio.

Le  cure del Mattei o “Elettromeopatiche”  traevano le loro basi scientifiche un poco da tutta la storia della medicina ed in particolre tecniche già usate da Hahnemann un medico di Lipsia nella sua omeopatia e dalla tradizionale fitoterapia, venivano principalmente distribuite in centri posti nelle più varie parti del mondo e utilizzate da medici che si ispiravano ai principi che il Mattei aveva esposto in un trattato tradotto in varie lingue : Inglese, Francese, Tedesco, Russo ecc. Inoltre il Mattei aveva pubblicato un manualetto “Vade-Mecum sull’Elettromiopatia per chi voglia curarsi da sè stesso”. Richerche in tal proposito sono state fatte ed esposte in vari volumi nel corso di oltre dieci anni dal Prof. Mario Facci .

Architettura

L’architettura della Torretta Mattei segue nello stile quell’insieme di caratteri e decori che caratterizzano tanto il Castello della Rocchetta come le altre costruzioni volute dal Mattei. L’eclettismo capace di mescolare con sapiente maestria vari stili e ricavarne un ambiente che sembra essere un tuttuno con la sua attività di ricerca e sperimentazione tanto nella medicina come nell’architettura….,,

La Storia

Tutto cominciò quando il Conte Cesare Mattei, che per varie vicende aveva iniziato anni prima la ricerca di una medicina alternativa a quella tradizionale che si era dimostrata inefficace in varie occasioni che lo avevano coinvolto, in particolare la morte della madre. Dopo un primo periodo passato nelle sue proprietà di Bologna e dintorni si mise alla ricerca di un sito dove costruire la base per i suoi studi e contestuale residenza, la scelta cadde sul roccione di “Savignano longareno” dove preesisteva un fortilizio pare già abbandonato attorno al 1300, egli acquisto il sito e nel 1850 pose la prima pietra del castello che egli stesso ribattezzo “Rocchetta Mattei” la sua costruzione realizzata quasi completamente con materiali locali o prodotti localmente proseguì a lungo nel tempo.

Contestualmente nacque tutta un’attività funzionale alla ricezione degli ospiti del Conte, un albergo “L’Hotel de la Rose”, e numerose abitazioni trà le quali anche la torretta. Quando nel dopoguerra i possedimenti Mattei vennero alienati la torretta e le costruzioni contigue vennero acquistate da Ottorino Gentilini che più di recente fece restaurare anche gli afreschi decorativi dal pittore Orlando Gandolfi, come mostra la scritta sopra la porta di accesso della Torretta.